Il purificatore d'aria migliore su Amazon per respirare meglio

2023-02-05 17:43:22 By : Ms. Dorothy Meng

Serve davvero? Sì, sì e ancora sì.

"Apri la finestra, cambiamo un po' l'aria" ed è subito un concerto di afrori tra smog e umidità, gli umori della città che si ficcano in profondità nelle narici e quasi fanno pentire di aver spalancato le ante. Alla ricerca (e necessità) di ossigeno si contrappone tristemente la mancata purezza dell'aria che respiriamo, non certo -e non sempre, sob- di alta montagna o di ottimo mare. Più che aprire i polmoni, sembra che li spenga. Respirare bene è il primo step per la nostra salute: una respirazione efficace permette di ossigenare i tessuti e il sangue e spinge a mantenere una postura corretta, con effetti benefici anche su schiena e spalle. In più, alcuni studi dimostrano che respirare bene è un antistress e migliora anche la qualità del sonno, tanto che re-imparare l'automatismo inspira/espira è persino parte di alcune terapie di sostegno psicologico. Ma la app meteo dello smartphone rivela la più spaventosa delle verità: "scarsa" e "mediocre" non riescono a edulcorare quanto sia pessima la qualità dell'aria che ci circonda, viziata da inquinanti esterni incontrollabili quando camminiamo per strada, e in casa da candele profumate o odori penetranti della cucina. Se per l'aria aperta possiamo solo sperare in venti clementi, per quella domestica una soluzione c'è: il purificatore d'aria.

Balzato in cima alle wishlist negli ultimi anni, il purificatore d'aria non è altro che un sistema di ventilazione elettronica che si basa sul principio del ricambio: aspira l'aria esterna per farla passare attraverso diversi filtri, ognuno con una determinata funzione, e la rimette in circolo purificata, ossia ripulita, migliorando il livello di ossigeno. Le particella coinvolte nel repulisti sono quelle di cui sentiamo tanto parlare ma non vediamo ad occhio nudo: Pm10 (polline e allergeni), Pm5 (muffe e batteri) Pm2,5, Pm 0,1, fumi domestici, benzene e COV (i composti volatili, presenti in prodotti per la pulizia, candele e persino nei profumi che indossiamo), biossido di azoto (negli apparecchi a gas) e la formaldeide (prodotto della combustione, come nelle sigarette, è presente anche nelle colle che si usano per assemblare mobili in legno e parquet).

Lo scetticismo è una buona norma per gli acquisti consapevoli, ma stavolta bisogna crederci: sì, il purificatore d'aria serve davvero. È molto utile in caso di di allergie alla polvere, agli animali domestici o ai pollini, perché riduce l'esposizione che scatena le reazioni allergiche: lo hanno dimostrato numerosi test di laboratorio, anche se gli studi approfonditi in materia sono ancora carenti. Perché sia utile per respirare meglio, il purificatore d'aria va fatto funzionare in modo corretto: va posizionato al centro della stanza da depurare e lasciato libero attorno di almeno una cinquantina di centimetri. Se particolarmente compatto, meglio sollevarlo almeno di 50 cm, magari poggiandolo su un comodino o una scrivania. Se si chiude la porta, la sua rapidità di azione è quasi immediata.

Un design minimale che sta bene in ogni casa, dimensioni mini ed efficacia maxi grazie al filtro HEPA a tre stadi, controllo vocale tramite Alexa o via app, funzione sonno che riduce il rumore per un riposo più sereno: per sperimentare il purificatore d'aria migliore e dare tregua ai nasi sensibili non serve nemmeno spendere troppo.